Diffusione del tatami
Un elemento immancabile delle case tradizionali giapponesi è la pavimentazione realizzata con l’uso dei tatami. Il tatami viene tutt’oggi utilizzato come unità di misura negli ambienti, anche se nelle abitazioni nipponiche più moderne può talora essere assente.
Tatami vuol dire letteralmente “piegato e accatastato”. Il termine indica delle stuoie spesse tra i cinque ed i sei centimetri realizzate con paglia di riso pressata e ricoperta da giunco (igusa).
I tatami compaiono in Giappone sin dal periodo Nara (710-794), con la funzione di letti o sedute, ed erano un oggetto di lusso adoperato solo dagli aristocratici. Nel tempo si sono evoluti sia per la fattura che per le misure.
Nel mille e seicento entrano nelle case di preti e samurai, che iniziavano a prendere potere nella società. Il secolo successivo si sono poi diffusi in tutte le abitazioni.
A differenza di moltissimi oggetti di uso quotidiano, i tatami sono interamente stati creati e confezionati dai giapponesi. Per ogni loro parte c’è un nome preciso: il bordo di stoffa si chiama tatamiberi, il rivestimento in giunco tatamiomote, e la parte interna tatamidoko. Nel nostro immaginario il tatami ha solitamente un bordo nero, ma in realtà esistono molte varianti di colori e decori preziosi, sono anzi i ricami del tatamiberi a determinarne il pregio. I pannelli decorati erano d’uso comune presso le casate nobiliari.
I tatami in paglia di riso con il bordo decorato di Vivere Zen ti permettono di pavimentare la tua stanza come quella di un aristocratico giapponese.
COLORI DISPONIBILI:
– Bordo Nero
– Bordo Blu
– Bordo Verde
Il tatami è considerato sacro, sia per il ruolo che ha nelle cerimonie sia perché nella cultura orientale anche il riso è sacro. La credenza è quella che il riso frutto delle azioni di una divinità o che nasca direttamente dal suo corpo. Per queste ragioni quando ci si trova sopra un tatami, è d’obbligo camminare a piedi nudi come forma di devozione.
Un aspetto importante per i giapponesi, che si ricollega al loro ideale di rispetto nei confronti della casa. Tutto ciò che si trova all’esterno è considerato impuro e sporco, quindi nel momento in cui si attraversa la soglia di un’abitazione risulta educato il gesto di camminare a piedi nudi, con calze o con ciabatte da interno. Le scarpe vengono riposte in un apposito spazio, chiamato Genkan (玄関).
Il tatami oggi
È un elemento d’arredamento estremamente sfruttato. Attorno al tatami ruota l’intera giornata: nella stessa stanza si mangia, si dorme, si gioca, ci si allena e si fa la cerimonia de tè.
Come per ogni cosa in Giappone, esistono delle regole precise anche per la disposizione dei tatami. Gli orientali ad esempio pensano che porti sfortuna disporre i pannelli a forma di rete, cosa che invece avviene per i riti funebri.
Oltre al significato simbolico spiegato prima, camminare a piedi nudi sul tatami o con delle calze, è necessario per via della tipologia del materiale: la paglia ed il giunco infatti potrebbero potrebbe rovinarsi. La paglia di riso isola molto bene sia dalla temperatura che dal rumore ed è estremamente piacevole da calpestare.
Altra qualità molto interessante, che riguarda nello specifico il giunco: assorbe l’umidità e il biossido di carbonio presente nell’aria. Con i suoi colori e gli odori, il tatami crea un’atmosfera molto tranquilla, calda e meditativa. Non a caso per i dettami della medicina cinese, il profumo del giunco possiede la proprietà di rilassare e rasserenare.