Breve storia del futon
A causa del massiccio spostamento nelle metropoli avvenuto negli ultimi decenni, in Giappone le case grandi sono sempre di meno; i prezzi sono sempre più alti e le famiglie vivono in un unico ambiente che modificano in base al momento della giornata.
Il futon insomma è stato in grado di rispondere sia ai problemi di spazio dei tempi antichi, che a quelli più moderni dei nostri giorni.
I giapponesi fino al 794 d.C. dormivano su delle stuoie, i tatami, indipendentemente dal ceto sociale. Chi preferiva stare più comodo e poteva permetterselo metteva più stuoie una sopra l’altra, aggiungendo poi magari una sorta di cuscino.Col passare del tempo il cuscino arrivò a coprire tutta la lunghezza del tatami diventando quello che oggi noi chiamiamo futon.
Futon significa letteralmente “materasso arrotolato”.
A differenza dei materassi a cui siamo abituati noi occidentali, il futon giapponese, essendo sottile, si può arrotolare e riporre in un apposito armadio. In questo modo i giapponesi lasciano così libera la stanza per altri momenti della giornata come i pasti, i giochi dei bambini, gli ospiti.
In oriente con il termine futon spesso indicano sia il materasso “shikibuton” che l’immancabile piumino “kakebuton”. Attenzione, da noi invece con il termine futon indichiamo il solo materasso.
Come si usa il futon in giappone
I futon tradizionali vengono realizzati con strati di cotone sovrapposti e l’immancabile fodera trapuntata. Lo spessore tipico è tra i 6 e gli 8 cm. Il futon comunque col tempo tende a schiacciarsi. I giapponesi per usanza battono il futon ogni mattina, sia per fargli prendere aria, sia perché riprenda la forma. Il tradizionale battipanni giapponese ha il nome di tatake.
La tecnologia moderna, ovviamente, ha trovato delle valide alternative ai metodi tradizionali. I futon kansouki sono macchine asciugatrici pensate appositamente per i futon, ed esistono anche futon realizzati in materiali meno sensibili all’umidità. Tutto questo per chi non ha gli spazi necessari a mettere il materasso all’aperto, o volesse prendersi cura del suo futon durante un periodo di piogge prolungate.
Il futon in solo cotone resta comunque nella sua semplicità un prodotto estremamente valido: oltre a essere un materiale naturale, il cotone ha caratteristiche igroscopiche e ipoallergeniche. Il cotone trattiene l’umidità (per questo è necessario fargli prendere aria), è resistente agli acari e infine tiene caldo d’inverno e fresco d’estate.