I campi elettromagnetici
I letti in legno, oltre a essere innegabilmente belli, ci offrono la possibilità di rendere più sano l’ambiente dove dormiamo.
Se vi siete interessati all’arredamento biologico, avrete sentito dire che i letti con parti metalliche possono disturbare il sonno. Ma cosa vuol dire esattamente?
La presenza di campi elettromagnetici può essere dannosa per la salute; la cosa non ci stupisce se pensiamo che il nostro organismo è percorso da continui impulsi elettrici. La prima precauzione è allontanare dalla camera da letto cellulari e altri oggetti elettronici.
Tuttavia se dormiamo su una rete di metallo, questo potrebbe non essere sufficiente.
I metalli sono caratterizzati dalla fluidità degli elettroni più esterni, ed è questa peculiarità a renderli degli ottimi conduttori.
Introducendo del metallo all’interno di un campo magnetico, gli elettroni cominceranno a muoversi; dal momento che viviamo immersi nel campo magnetico terrestre, è un fenomeno a cui è impossibile sfuggire.
Ad ogni modo, non è il metallo in sé il problema, quanto la presenza di parti metalliche che formano un circuito. In altre parole: una singola vite tra due pezzi di legno è innocua, ma lo stesso non si può dire di un’intera rete, specie se corredata di materasso a molle anche queste in metallo.
Letti biologici con e senza viti
Un letto interamente in legno ha un fascino tutto particolare e molti degli incastri sono anche belli a vedersi. Un letto 100% legno inoltre è più facile da gestire nel momento in cui dovesse essere buttato: il legno infatti è un prodotto completamente biodegradabile. Se invece fossero presenti parti metalliche, sarebbe buona norma separarle dal resto della struttura prima dello smaltimento.
Bisogna dire però che chi acquista un letto in legno prende un prodotto destinato a durare, da tenere in casa per tutta la vita. Esistono dei letti biologici che hanno delle piccole parti in metallo, di solito le viti per fissare i piedi. I vantaggi di un letto bio con parti in metallo sono due: il budget richiesto è mediamente meno elevato, e le viti consentono di realizzare letti un poco più alti senza che perdano in solidità.
Vernici biologiche
Nella scelta di un letto biologico, bisogna prestare al tipo di vernice utilizzato.
Gli impregnanti di qualità superiore sono quelli realizzati con prodotti interamente naturali, con vari olii, resina e scorza di agrumi.
Anche molte vernici ad acqua sono realizzate con criteri biologici. In entrambi i casi il colore non sarà coprente ma velato, lasciando intravedere le naturali venature del legno.
Qualora non fosse disponibile un tipo di vernice ecologico, a volte è possibile optare per il legno grezzo e scegliere poi di dipingerlo in seguito.
Tipi di legno
Un altro elemento da tenere d’occhio è la presenza di colle, prediligendo quelle prive di solventi e formaldeide.
Soltanto i letti in legno massiccio, ovvero realizzati con dei pezzi unici, possono essere interamente privi di colle.
La maggior parte dei letti sono in lamellare di massello. Il lamellare viene realizzato prendendo dei blocchetti di legno ed unendoli insieme. Ecco i vantaggi di un letto in massello: nel prodotto finale saranno presenti meno impurità e nodi, e un’eventuale una crepa rimarrebbe limitata a una singola sezione del legno. Nel caso di un prodotto in legno massiccio invece, la crepa si propagherebbe per tutta la struttura.
Generalmente è più facile che letti in massiccio siano realizzati con dei legni meno pregiati, come il pino o l’abete. Il lamellare permette di utilizzare legni più particolari e belli a vedersi. L’okumé ed il faggio oscillano tra l’ambra ed il rosato, ad esempio, il mogano ha un rosso ancora più intenso; il rovere americano è caratterizzato da venature profonde.
Due parole a parte per il legno multistrato. Il multistrato è ricavato incollando delle lamine di legno sovrapposte il cui verso è disposto ora orizzontalmente, ora verticalmente. Con questa tecnica si ottengono lastre sottili e resistenti al tempo stesso, utili per realizzare letti a castello o a soppalco. Il multistrato è anche il materiale con cui vengono fatte le doghe flessibili, per avere un prodotto che sia solido e dotato di elasticità.
Bisogna invece diffidare assolutamente del truciolare. In questo caso non si tratta più di legno, ma di pannelli realizzati pressando con della colla i trucioli ricavati dallo scarto di altre lavorazioni.